Soppressione particelle catastali: Docfa come utilizzarlo

DOCFA per sola soppressione di uiu

Posted by Ing. Stefano RomanciucIng. Claudia Silvani

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Alcune procedure catastali, da farsi a seguito di trasformazioni rilevanti di immobili, prevedono di dover “sopprimere” la precedente unità immobiliare e costituirne una nuova al suo posto; è il caso per esempio dei frazionamenti (da una unità ne ricavo due o più, quindi sopprimo una unità e ne costituisco due o più nuove) ma anche dei cambi di destinazione d’uso, degli ampliamenti, etc. Esiste però a volte la necessità di sopprimere una unità senza costituirne di nuove: che fare?

I casi in effetti sono abbastanza rari, ma quando abbiamo a che fare con immobili che negli anni passati (in particolare dagli anni 60 agli anni 90, prima delle procedure informatiche) hanno subito molte trasformazioni tutte insieme su più uiu e che magari sono state impostate male dal tecnico e/o male interpretate dall’ufficio, ci si può imbattere in unità che si sovrappongono, in tutto o in parte con altre unità, oppure potete trovare dei veri e propri duplicati di uiu.

Se le unità sovrapposte o duplicate sono state a loro volta accatastate mediante procedura docfa (o la procedura cartacea che c’era prima), cioè quindi con una procedura fatta da tecnico privato, allora l’ufficio non potrà sopprimerle per voi (inutile quindi depositare una istanza tesa allo scopo) ma dovrete fare un nuovo DOCFA per operare a vostra volta sull’immobile, per sopprimerlo.
Viceversa se le unità fossero state create o modificate dall’ufficio (a seguito magari di accertamento) allora NON potrete fare un DOCFA ma dovrete presentare istanza di correzione dei dati catastali, chiedendo la soppressione dell’unità.
Prima di sopprimere una unità è comunque bene accertarsi che si tratti in effetti di un errore di effettiva duplicazione, e non un errore invece di errata attribuzione di planimetria: in caso di disallineamento tra planimetria e quanto censito, si può invece chiedere all’ufficio, mediante istanza, una rettifica per allineamento planimetrico, oppure fare un DOCFA per esatta rappresentazione grafica. In ogni caso, è bene chiedere all’ufficio copia dei modelli 44 o dei modelli 1 e 5 per gli accatastamenti più vecchi: per farlo i tecnici possono utilizzare anche il canale preferenziale dell’email.

Si tratta quindi di dover impostare un DOCFA per sola soppressione di uiu, dettagliando in relazione tecnica tutte le ragioni giustificative della soppressione. Dato che all’ufficio balzerà all’occhio il fatto che volete solo sopprimere una unità (una unità in meno sono tasse in meno che si incamerano) il tecnico dovrà essere il più preciso e dettagliato possibile per descrivere la situazione. Purtroppo sappiamo che il DOCFA non consente di scrivere relazioni molto lunghe a giustificazione delle variazioni, quindi occorre valutare, nei casi più complessi, se non scrivere una relazione a parte e allegarla al DOCFA.

Se comunque due UIU sono duplicate e quindi simili tra loro, come scegliere quella da sopprimere, tra le due? potreste pensare che se hanno rendite diverse, l’ufficio abbia “piacere” a che sia mantenuta quella con rendita più alta, ma non è così. Va mantenuta la UIU che ha la “storia” più logica all’interno della particella, ovvero quella unità che ha una continuità maggiore in relazione alle modifiche fatte nel fabbricato: se quindi facendo la visura storica una uiu comparirà più di recente dell’altra, allora potrebbe essere preferibile sopprimere la prima e mantenere in essere la seconda, a prescindere dalla rendita; ogni caso va comunque studiato a sè. Al catasto danno sempre molta importanza alla storia della uiu, che sia lineare e coerente: e questo avviene anche grazie all’attenzione ed alla competenza del tecnico.

Dato che si tratta di una variazione decisamente particolare, ogni ufficio ha una sua sensibilità particolare sulla causale da adottare. L’ufficio di Roma attualmente richiede che venga utilizzata la causale “5. varie” con dettagliato la seguente: “SOPP. PER DUPL. FGxxx PARTyyy SUB zzz” se non vi ci entra scritto così, potete abbreviare in FGxxx PARyyy Szzz. o cose del genere. altri uffici provinciali potrebbero chiedere causali diverse.
un DOCFA di questo tipo, non avendo unità derivate, è composto dalla sola prima pagina.
per l’invio di un DOCFA senza unità derivate non bisogna pagare nulla, però al momento del caricamento sul SISTER occorre comunque selezionare un deposito (non so se funziona con depositi a zero euro, ma in teoria si) e inserire “0” dove chiede il numero di uiu derivate. La causale per l’esenzione è “varie” e ci si può scrivere, nell’apposito campo, qualcosa del tipo “trattasi di sola soppressione di uiu duplicata” o qualcosa del genere.
Se la situazione è più complessa e non si tratta di semplici duplicazioni, è opportuno operare per gradi, depositando prima un DOCFA per risolvere le problematiche sugli immobili che si intende mantenere, e successivamente inviare quello per la soppressione. Essendo una procedura particolare, è bene che non convinano nella stessa istanza sole soppressioni “pure” e altre variazioni su altre uiu. Questo vale in generale per tutte le procedure che non hanno una loro specifica codificazione a livello di direzione centrale ministeriale o che sono comunque particolari, come per esempio la dichiarazione di porzione di uiu.